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“Lampedus’amore”, ecco i premi giornalistici. Musumeci visita l'hotspot

Un momento di "Lampedusa Way" di Lina Prosa con Maddalena Crippa e Graziano Piazza

Dopo il successo dello spettacolo “Lampedusa Way” di Lina Prosa con Maddalena Crippa e Graziano Piazza, applauditissimi dal pubblico, e l’agonismo dell’incontro di calcio “Un pallone per amico” con la partecipazione dei giovani lampedusani, dei migranti ospiti sull’isola, di attori, giornalisti, musicisti e politici e di alcune giocatrici di Serie A e della Nazionale di calcio femminile, appena qualificata per i Mondiali del 2019, l’ultimo giorno di “Lampedus’amore” è iniziato all’Area marina protetta con il convegno, moderato da Elvira Terranova, “Lampedusa, giornalismo e cultura in un’isola aperta al mondo”.

"Il messaggio che passa è che i migranti fanno terrore e gli italiani hanno paura, rischiamo di andare verso una deriva culturale. Qua a Lampedusa non sappiamo cosa fare se dovessero improvvisamente sbarcare 500 migranti, al vecchio governo chiedevo di essere ricevuto e mi dicevano di aspettare il nuovo governo", ha detto il sindaco dell'isola delle Pelagie, Totò Martello, durante il convegno.

"Ho chiesto al ministero per l'Interno più volte di capire cosa si deve fare con l'hotspot di Lampedusa - ha aggiunto il sindaco - che è stato chiuso, e non ho mai ricevuto risposta. Sulle intenzioni del nuovo governo non ho notizie, il ministro Salvini non mi ha risposto forse perché io non ho twitter e quindi non posso avere risposte".

A Lampedusa oggi anche il presidente della Regione Nello Musumeci che ha visitato l'hotspot al momento chiuso per ristrutturazione assieme al sindaco Totò Martello. "Lampedusa è l'isola dell'accoglienza nonostante al momento i porti siano chiusi - ha commentato -. Ma questo è un problema che deve essere affrontato da tutta l'Europa".

La serata finale è invece dedicata alla consegna dei Premi giornalistici “Cristiana Matano”, alla presenza del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, ai tre vincitori, rispettivamente per le sezioni stampa estera, stampa italiana e al giornalista emergente, per i loro articoli sul tema “L’abbraccio di Lampedusa, porta d’Europa e cuore del Mediterraneo”. Riconoscimenti speciali agli atleti Manila Flamini e Giorgio Minisini, campioni del mondo di nuoto sincronizzato con l’esercizio “L’urlo di Lampedusa”, e alla Croce Rossa Italiana. Inoltre un premio è assegnato alle eccellenze lampedusane e agli studenti delle isole Pelagie che hanno partecipato al progetto sull’informazione. Ad arricchire la serata, presentata da Isabella Di Chio e Alberto Matano, gli interventi dell’attore Sergio Vespertino e del cantautore Mirkoeilcane.

“Sono molto felice a livello umano e personale – commenta Mirko Mancini - di andare per la prima volta a Lampedusa, un’isola che nell’immaginario di tutti va al di là della sua bellezza e del suo mare. Credo che cantare lì “Stiamo tutti bene” racchiuda un senso diverso, e sono molto orgoglioso di avere la possibilità di farlo. Ma è anche una bella responsabilità”.

Spiega come è nato quel successo sanremese: “In una serata qualunque, in un locale di Roma che frequento spesso: lì ho incontrato un ragazzo che già conoscevo soprattutto per il suo sorriso e che, in uno slancio di confidenza, ha iniziato a raccontarmi la sua storia: anche lui era salito su uno di quei barconi. E’ stata per me una grande scossa: ho preso il mio quadernino e ho iniziato a scrivere”.

 

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