
«Nel momento in cui la guardia costiera si è avvicinata alla Ocean Viking io stavo scattando alcune foto poi, zoommando con il mio obiettivo, mi sono reso conto che loro ci stavano puntando i fucili addosso». Lo racconta Max Cavallari, fotografo freelance che si trova a bordo della nave Ocean Viking.
«Inizialmente - prosegue - non pensavo facessero sul serio, pensavo fosse un avvertimento, così ho avvisato l’equipaggio. Solitamente accade che sparino in aria o in acqua, quindi pensavo fosse qualcosa di simile. Poi, invece, sono iniziati gli spari contro la nave - dice - A quel punto c'è stato il fuggi fuggi generale: ci siamo messi a carponi per terra e abbiamo iniziato a raggiungere un’area della nave più sicura. Lì ho avuto modo di fare dei video di quegli attimi che sono stati di grande paura».
Il fotografo racconta anche un dettaglio: «A bordo vi sono dei ragazzi del Sudan del Sud - spiega - loro erano sì per terra, ma la cosa che ha sconvolto è che sembravano quasi abituati a quegli spari, almeno così ci hanno poi raccontato».
Dopo venti minuti gli spari si sono interrotti «a quel punto, tutti salvi e nessun ferito, abbiamo scattato delle foto dove si vedono i proiettili che, per fortuna, non hanno causato il peggio», conclude Cavallari.
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