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Burgio, rinviata la Sagra della Pecora Bollita. la Lav: «Occasione per cancellarla definitivamente»

Una delle pecore nate da pecore fecondate con gli spermatozoi congelati 50 anni fa (fonte: Morgan Hancock)

La prima edizione della Sagra della Pecora Bollita, in programma a Burgio per oggi, è stata rinviata dall’amministrazione comunale in seguito all’appello di Papa Leone XIV a una giornata di digiuno e preghiera per la pace. Una decisione che, secondo la sede di Sciacca della Lav, la Lega Anti Vivisezione, non dovrebbe tradursi in un semplice rinvio ma in una cancellazione definitiva dell’evento.

«La vera pace – afferma l’associazione – passa anche dal rispetto per tutti gli esseri viventi, non solo quelli umani». Lav sottolinea come dietro ogni piatto a base di carne si nasconda un atto di «violenza normalizzata» contro animali senzienti, capaci di provare dolore ed emozioni. L’organizzazione invita il Comune a ritirare il patrocinio e a ripensare il format della manifestazione, trasformandola in una festa delle tradizioni e della cucina locale «senza violenza», con piatti vegetali, etici e sostenibili.

Secondo la Lav, in un’epoca in cui sempre più persone scelgono l’alimentazione vegetale per motivi etici, ambientali e sanitari, è «inaccettabile che un’amministrazione pubblica promuova eventi fondati sullo sfruttamento e l’uccisione di esseri viventi». «Le tradizioni possono evolvere, la cultura cambia», ribadisce l’associazione, citando Gandhi: «La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali».

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