
I cadaveri sbarcati dalla nave ong Nadir, nel molo commerciale di Lampedusa, sono di un uomo di circa 30 anni e di due bambini di 2 anni circa. Le salme sono state già portate alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove verranno sottoposte ad ispezione cadaverica: sarebbero morti di fame e di sete visto che, a quanto pare, il gommone salpato dalla Libia è rimasto alla deriva per diversi giorni, fino a quando ieri pomeriggio dopo la segnalazione dell’assetto Frontex non è stato intercettato dall’equipaggio del veliero dall’organizzazione non governativa tedesca
ResQship.
Ci sarebbe un disperso oltre ai 57 migranti soccorsi e ai 3 cadaveri recuperati dalla ong Nadir, giunti a Lampedusa. Stando ai primi racconti dei sopravvissuti, un uomo durante la traversata si sarebbe gettato in acqua per cercare refrigerio, forse aveva delle ustioni procurate a causa del contatto con il carburante, e a causa del mare agitato non sarebbe riuscito più a risalire sul gommone.
L’uomo si sarebbe tuffato in mare ieri mattina, in area Sar maltese. Cinquantacinque migranti (2 sono minori e non sono stati ascoltati) hanno riferito d’essersi imbarcati, pagando 1.500 dollari a testa, sul gommone di 8 metri, che è partito da Zawia, in Libia, mercoledì notte.
Caricamento commenti
Commenta la notizia