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La Dda di Palermo ha chiesto pene per due secoli e mezzo per 15 imputati per traffico di cocaina

Un'inchiesta della Dda di Palermo e dal secondo tribunale federale del Rio Grande Do Norte, in Brasile ha scoperto un'organizzazione che riciclava denaro della mafia in iniziative imprenditoriali nel Paese sudamericano. I finanzieri del comando provinciale di Palermo e la polizia federale brasiliana hanno arrestato un imprenditore originario di Bagheria, a Palermo, Giuseppe Bruno, da tempo trasferito a Natal, in Brasile, sequestrando circa 50 milioni di euro, e beni mobili e immobili riconducibili a 17 soggetti, tutti indagati, e a 12 società operanti nel settore immobiliare, edile e ristorativo. Perquisizioni sono state fatte in diverse regioni, in Brasile e in Svizzera, 13 agosto 2024.ANSA/ GUARDIA DI FINANZA+++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++

La Dda di Palermo ha chiesto la condanna a quasi due secoli e mezzo di carcere per 15 persone coinvolte in un maxi traffico di droga che portò al sequestro di 5 tonnellate di cocaina. Il processo si svolge davanti al tribunale di Agrigento. L’operazione scattò il 19 luglio del 2023, quando l’enorme carico di polvere bianca da Santo Domingo era giunto a Porto Empedocle. La droga aveva viaggiato sulla motonave Plutus, battente bandiera di Palau, seguita passo passo dalla Finanza.

L'imbarcazione aveva fatto una sosta presso il porto di Trinidad e Tobago e successivamente in quello di Las Palmas (Gran Canaria, in Spagna) ultima tappa conosciuta prima di attraversare lo stretto di Gibilterra e giungere infine nel canale di Sicilia, in attesa del motopeschereccio Ferdinando D’Aragona che nel frattempo era salpato dalle coste calabresi. La maxi partita, del valore di 1 miliardo di euro, era stata abbandonata in mare per essere poi raccolta dal motopeschereccio che venne, invece, intercettato e bloccato dagli inquirenti.

La Plutus, diretta in Turchia, fu bloccata dalle unità navali delle Fiamme Gialle. Gli equipaggi delle navi vennero arrestati.

Gli imputati sono tutti originari dell’Azerbaigian e della Turchia. I pm hanno chiesto la condanna a 30 anni e 350.000 euro di multa per Tahir Ergine Aycun e Erkan Tekin; a 20 anni e 200 mila euro di multa per Yaroslav Malenkov, a 12 anni e 200 mila euro di multa per Murad Osmanov, Rasim Huseynov, Orkhan Orujov, Mehmet Kirmizigul,Eubekir Ozbilen e Murlan Mirzammadov.

Quindici anni e 250 mila euro di multa la pena chiesta per Elmar Hamzayev, Nuh Bal, Birol Altin, Erkan Katircioglu e Onur Coskun. Per Yanis Bargas sono stati invocati vent'anni di carcere e
250 mila euro di multa. Altre cinque persone sono già state condannate in abbreviato in un precedente processo.

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