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Il maxi incendio nel centro di stoccaggio rifiuti a Licata: in azione canadair ed elicotteri

Ultimi focolai nella grande area andata distrutta dalle fiamme. Molte zone non sono raggiungibili via terra ed è stato necessario intervenire dall'alto

Comincia a diminuire il fumo intorno alla grande area di stoccaggio rifiuti di Licata, in cui sei giorni fa è divampato un maxi incendio. Da stamattina, giovedì 25 gennaio, canadair ed elicotteri dei vigili del fuoco sono nuovamente entrati in azione con acqua e schiuma gettati sugli ultimi cumuli ancora in fiamme. Si tratta di interventi effettuati dall'alto necessari, visto che alcune zone che sono state travolte dalle fiamme non sono facilmente raggiungibili via terra.

In contrada Bugiades sono così entrati in azione anche gli uomini della forestale e tantissimi volontari delle associazioni che si sono voluti unire alle operazioni di spegnimento, cercando di scongiurare il peggio. Al lavoro ci sono un canadair e un elicottero Drago 142, in servizio al Reparto Volo di Catania. Nel frattempo l'Arpa ha analizzato i dati emersi dalle analisi dell'aria: non c'è nessun pericolo della salute, nonostante il timore, nelle ultime ore, di una vera e propria emergenza ambientale.

Il sindaco aveva disposto la chiusura di scuole, ville e giardini pubblici, sospendendo anche qualunque manifestazione all'aperto. Era stato chiuso anche il castel Sant'Angelo e i provvedimenti resteranno in vigore fino a domenica. L'Arpa Sicilia ha accertato solo una presenza di valori di benzene fuori soglia nei 70 metri intorno all'area. A rendere noti i dati ai cittadini è stato il sindaco di Licata, Angelo Balsamo. Nonostante queste rassicurazione rimane grande la preoccupazione della popolazione per la nube di fumo sprigionatasi dal rogo del deposito di rifiuti della società Omnia.

 

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