I carabinieri hanno acquisito le registrazioni di diversi sistemi di videosorveglianza nella zona dove sono state uccise due donne a Naro. Molti impianti, quelli del Comune di Naro, non funzionano. Ma sono invece attive, e coprirebbero le due aree, alcune telecamere private. Mentre i carabinieri della scientifica sono ancora al lavoro fra l’esterno e gli interni delle abitazioni di via Vinci e vicolo Avenia, i naresi che vivono a pochi passi dalla chiesa di Sant’Erasmo, in piazza Cesare Battisti, continuano ad osservare i movimenti di investigatori e inquirenti da dietro le persiane socchiuse delle finestre.
In via Vinci, dove è stato trovato in una pozza di sangue, il cadavere di Delia Zarniscu, 58 anni, investigatori e inquirenti parlano di una scena del crimine infernale: mobili e suppellettili sarebbero stati buttati in aria e gli interni sono pieni di sangue. In vicolo Avenia, dove invece è riverso quasi all’ingresso il cadavere di Maria Rus di 54 anni, c’è una poltrona incendiata, così come è carbonizzato il corpo della donna.
L’allarme, alle ore 3 circa, è stato lanciato dagli abitanti di vicolo Avenia: qualcuno aveva sentito odore di bruciato e affacciandosi aveva visto fiamme all’interno dell’abitazione. Sono accorsi i pompieri del distaccamento di Canicattì e i carabinieri. Trovato il cadavere della donna di 54 anni in via Vinci, è stato scoperta anche l’altra donna morta. Pare, ma non ci sono conferme ufficiali, che per il cadavere di Zarniscu sia arrivata una telefonata ai militari dell’Arma.
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