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Licata, tre coltellate al figlio dello chef Cuttaia: rito abbreviato per un diciassettenne

La lite legata al furto della moto del fratello del giovane ferito. L'imputato è accusato di tentato omicidio

Giudizio abbreviato per il diciassettenne arrestato lo scorso luglio a Licata con l’accusa di tentato omicidio aggravato ai danni del figlio dello chef pluristellato Pino Cuttaia. Secondo quanto ipotizza l’accusa, il minorenne avrebbe utilizzato un’arma da taglio colpendolo tre volte. Un fendente al fianco, in particolare, provocò la rottura della milza e la perforazione della pleura che rese necessario un intervento chirurgico. Il giovane si salvò dopo settimane di ricovero in cui finì pure in terapia intensiva.

All’origine del tentato omicidio, avvenuto la notte fra l’1 e il 2 luglio, giorno del suo 24esimo compleanno, un litigio provocato dalla richiesta di restituzione di uno scooter che il diciassettenne avrebbe rubato al fratello di Cuttaia. L’aggressione avvenne all’esterno di uno stabilimento balneare di Mollarella (nella foto la spiaggia). L’imputato, che ha chiesto di essere giudicato con il rito alternativo dell’abbreviato, si è sempre difeso, sostenendo di essere stato aggredito per primo da Cuttaia e dai suoi amici in una fase iniziale della vicenda. Poco dopo ci sarebbe stato un secondo litigio, ma, sempre secondo la versione della difesa, il ragazzo non avrebbe avuto intenzione di sferrare il fendente e si sarebbe trattato di un incidente dovuto alla concitazione.

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