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Accusato d’aver occupato un terreno, assolto in appello il Comune di San Giovanni Gemini

Dopo circa quarant’anni dalla costruzione della strada due donne hanno affermato di essere proprietarie

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La prima sezione civile della corte d’appello di Palermo ha accolto il ricorso del Comune di San Giovanni Gemini e annullato la sentenza di primo grado del tribunale di Agrigento che aveva condannato l’ente locale al pagamento di un milione 800mila euro per i danni da occupazione e irreversibile trasformazione di un terreno.

La vicenda inizia nel 1973 quando con una serie di provvedimenti si era deciso di realizzare una strada di collegamento della circonvallazione alla via Papini (oggi via Nicolò Carta) e quindi occupare alcuni terreni per la realizzazione dell’opera.

Dopo circa quarant’anni dalla costruzione della strada due donne originarie di San Giovanni Gemini, affermando di essere proprietarie di uno dei terreni occupati dal Comune chiedevano al tribunale di Agrigento la condanna dell’ente locale e il risarcimento del danno per illegittima occupazione.

Il Comune, difeso dall’avvocato Girolamo Rubino, in primo grado fu condannato a risarcire le donne con un milione e 800 mila euro. La corte di Appello di Palermo, ritenendo fondate le tesi dell’avvocato, ha dichiarato la carenza di giurisdizione del giudice ordinario e la conseguente giurisdizione del giudice amministrativo, annullando la sentenza di condanna.

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