Un peschereccio con a bordo 576 migranti è attraccato ieri sera (20 novembre) al molo commerciale di Lampedusa dopo che nel pomeriggio è avvenuto un naufragio con otto dispersi e la morte di una bimba. Ieri sera stessa, dopo le 23, è iniziato lo sbarco di donne, bambini ed uomini.
I 576 migranti sono originari di Egitto, Siria, Iraq, Marocco, Pakistan e Bangladesh. Sono sbarcati a Lampedusa dopo che il peschereccio sul quale viaggiavano è stato agganciato e scortato. A soccorrere il gruppo sono state le motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza. La carretta, secondo quanto riferito dagli stessi migranti, è salpata alle ore 22 di domenica da Zuara in Libia.
Dopo di loro, a molo Favarolo, c’è stato un altro sbarco di 43 gambiani, guineani, malesi e senegalesi partiti, sempre domenica sera, da Sfax, in Tunisia.
Complessivamente sono stati 12, con un totale di 1.087 persone, gli sbarchi di ieri a Lampedusa dove davanti a Capo Ponente c’è stato un altro naufragio. Una barca che trasportava 53 migranti è affondata a poche centinaia di metri dalla costa: 45 i superstiti, fra i quali una bambina di 2 anni, che è morta sulla motovedetta della Capitaneria che stava trasferendo i naufraghi al molo commerciale. Tra gli otto dispersi, secondo il racconto dei sopravvissuti, vi sarebbero altri due bimbi.
Stamattina sono 907, fra cui 75 minori non accompagnati, i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa, dal quale ieri sera, dopo che erano sbarcate in mattinata, sono state portate via 187 persone, trasferite a Porto Empedocle, dove sono arrivate stamattina. Su disposizione della prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, altri 130 lasceranno l’isola stamani con il traghetto di linea sempre per Porto Empedocle.
Nella foto il peschereccio con a bordo i 576 migranti mentre attracca al molo commerciale di Lampedusa (foto di Elio Desiderio/Ansa)
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