Il cadavere di un neonato è stato sbarcato al molo Favarolo di Lampedusa da una motovedetta della Capitaneria che ha salvato un gruppo di migranti nelle acque di fronte all’isola. Subito dopo l’attracco, è stata portata a terra la salma del bimbo che è stata sistemata in una bara bianca e trasferita al cimitero di contrada Imbriacola. Una persona, verosimilmente la mamma del neonato, è stata invece portata, in ambulanza, al poliambulatorio.
Il piccolo è nato proprio sul barchino, durante la traversata, ed è morto poco dopo. Sulla «carretta» viaggiavano una quarantina di migranti, tra i quali la mamma del bambino. Durante la traversata la donna ha iniziato ad avere le contrazioni e ha partorito, aiutata da alcuni compagni di viaggio. Il neonato sarebbe morto subito dopo il parto senza potere essere soccorso, ma sulla tragedia sono ancora in corso accertamenti..
Prima di questo interventi, ce n'erano stati altri nella notte e in mattinata. Sono 121 i migranti arrivati a Lampedusa oggi (16 settembre) dalla mezzanotte alle 8 del mattino, su tre natanti, partiti da Sfax e da Zwara, e soccorsi dalla guardia di finanza. C'erano anche 14 donne. Hanno riferito di essere originari di Egitto, Siria, Sudan, Guinea, Camerun e Costa d’Avorio.
Ieri sull’isola c’erano stati complessivamente 15 sbarchi con complessive 527 persone. All’hotspot di contrada Imbriacola ci sono, al momento, 2.796 ospiti. Su disposizione della Prefettura di Agrigento, nelle prossime ore la polizia inizierà a scortare 400 degli ospiti al porto, verranno imbarcati sul traghetto di linea Galaxy per Porto Empedocle. Sono in corso di pianificazione poi, per il pomeriggio e la serata, altre partenze.
Nella foto il trasporto della bara del neonato morto
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