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Il bus dei migranti partito dalla Sicilia si schianta contro un Tir, morti due autisti di Favara e 25 feriti

L'incidente stradale è avvenuto l’autostrada A-1, all’altezza di Fiano Romano. Il mezzo era partito da Porto Empedocle

Le vittime

Due autisti sono morti e 25 migranti sono rimasti feriti, alcuni in modo grave, in un incidente stradale avvenuto l’autostrada A-1, all’altezza di Fiano Romano (Roma). Uno dei bus, in uso alla prefettura di Agrigento, che stava trasferendo dei migranti da Porto Empedocle ai centri d’accoglienza del Piemonte, ha avuto un impatto frontale con un mezzo pesante. I due autisti, Alberto Vella, 34 anni, e Davide Giudice (conosciuto come Daniel), 32 anni, entrambi di Favara, sono morti. Uno è deceduto sul colpo. L’altro, è stato sbalzato dall’abitacolo.

I migranti, una cinquantina circa, sbarcati a Lampedusa nei giorni scorsi, erano su un autobus della Patti tour di Favara che ha un contratto con la prefettura di Agrigento. Da Porto Empedocle era partito alle ore 10 di ieri. Dei rilievi si è occupata la polizia stradale.

La dinamica dell'incidente

Il pullman ha tamponato un mezzo pesante che lo precedeva. Questa, ricostruisce Autostrade per l’Italia, la dinamica dell’incidente costato la vita ai due autisti della Patti tour. Attualmente, rileva la società, non si registrano turbative alla circolazione e il traffico transita su due corsie. Continuano gli interventi di ripristino che si concluderanno questa notte con il rifacimento del piano viabile, in seguito al quale sarà possibile riaprire al traffico tutte le corsie disponibili.

Del Giudice era al suo primo viaggio per la Patti tour

Il trentaduenne Daniel Giudice, uno dei due autisti della Patti tour di Favara, era al suo primo viaggio per l’azienda di autolinee. Lavorava, fino a qualche settimana fa, in Lombardia. Gli è arrivata la proposta della Patti tour ed è stato contento di tornare a casa, a Favara. «Era contento, contentissimo perché era tornato fra noi, a casa - hanno raccontato alcuni suoi amici - e questo è stato il premio». Favara è sotto choc per la tragedia che ha ucciso due suoi cittadini.

Il sindaco di Favara proclama il lutto cittadino

«Favara si è svegliata con una notizia terribile, l’ennesima che sta colpendo questa comunità. Due giovani lavoratori, ragazzi solari, amanti della vita, sono morti durante la notte sull’autostrada A1 a bordo del bus che guidavano. La nostra città dovrà dire addio ad Alberto Vella e Daniel Giudice. Anche io perdo delle persone cui mi legava una sincera amicizia». Lo ha detto il sindaco di Favara, Antonio Palumbo. «Quando le salme torneranno a Favara sarà proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali. Sono vicino alle loro famiglie» ha concluso.

Il cordoglio dei sindacati

«Anche oggi è una giornata nera sul fronte delle morti sul lavoro con il decesso degli autisti, entrambi di Favara, di un autocarro e di un bus che trasportava migranti sulla A1. Ancora dolore, dunque, ancora cordoglio per un’altra tragedia, dopo quella della Caronte, dopo quella dell’autocisterna dei forestali, dopo le tante altre accadute». Lo scrivono in una nota congiunta Francesco Lucchesi, segretario confederale della Cgil Sicilia e Alessandro Grasso, segretario regionale della Filt Cgil. «È una situazione insostenibile - sostengono i due esponenti sindacali - su ogni tragedia si indaga, si cercano responsabilità, ma c’è un dato di fatto inconfutabile: che sul fronte politico istituzionale le bocce sono ferme e invece c’è tanto da fare, si apra subito un tavolo regionale sulla prevenzione». «Ancora morti sul lavoro nella nostra terra. Questa volta a non tornare più a casa saranno due autisti di Favara che trasportavano i migranti sulla A1. Un’altra tragedia, quindi. Altro dolore e ancora un messaggio di cordoglio a queste famiglie». La Uil Sicilia, guidata da Luisella Lionti, continua a chiedere un cambio di passo: «Sino ad oggi non ci sono stati interventi efficaci per porre fine a questa strage. Chiediamo, subito, l’apertura di un tavolo di confronto alla Regione. È necessario aumentare i controlli, le ispezioni e gli ispettori. E che si inaspriscano le sanzioni per chi viola le norme sulla sicurezza».

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