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I naufragi di Lampedusa, poche speranze di ritrovare i 33 dispersi. Il sindaco: Meloni venga sull'isola

Per oggi e domani la Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 360 dei 2.446 migranti ospiti dell’hotspot di nuovo in emergenza

Uno degli interventi di soccorso effettuati della Guardia costiera

Al momento la conta dei morti delle ultime tragedie del mare è ferma a due: un bimbo ivoriano di un anno e mezzo e una giovane connazionale portati, durante la notte, all’obitorio di Lampedusa, dove già c’erano altre 2 salme recuperate nei giorni scorsi. Ma nei due naufragi avvenuti nel Canale di Sicilia ieri ci sarebbero 33 dispersi. E le speranze di trovarli vivi sono ormai poche.

I due barchini, che nonostante il mare in tempesta, sono stati fatti salpare da Sfax, in Tunisia, e che non hanno potuto neanche avvicinarsi alle coste italiane, si sono inabissati ieri. Complessivamente i salvati, a circa 23 miglia Sud-Ovest da Lampedusa, sono stati 57. Uomini e donne che nonostante lo choc hanno provato a ricostruire il dramma che hanno vissuto, prima con i mediatori dell’Oim e poi con la squadra mobile.
Sulla prima carretta c’erano 48 persone, 2 i dispersi. Sulla seconda, viaggiavano invece 44 subsahariani, 12 i naufraghi e 31 le persone di cui non si hanno più notizie. Il procuratore capo reggente di Agrigento, Salvatore Vella, ha aperto un’inchiesta, a carico di ignoti, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. «Sono molto provati dal naufragio, condizioni psicologiche comprese di cui ci stiamo occupando», ha spiegato Ignazio Schintu, vice segretario generale della Croce rossa italiana che, dal primo giugno, gestisce l’hotspot.
Su Lampedusa, assieme alle forti raffiche di maestrale, ha soffiato però anche vento di speranza: sono stati portati in salvo i 34 migranti, fra cui 6 donne, che da venerdì sera, dopo che il loro barchino urtando gli scogli è naufragato, erano bloccati sulla scogliera di Capo Ponente.

Anche il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, ha ringraziato gli uomini dello Stato ed ha chiesto al premier Giorgia Meloni «un gesto di vicinanza all’isola che da 30 anni vive il dramma e il ruolo involontario di ”‘Porta d’Europa”. Venga a vedere cosa succede - ha detto - e venga a ringraziare la popolazione e gli uomini dello Stato che lavorano incessantemente».

Per oggi e domani  la Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 360 dei 2.446 migranti ospiti dell’hotspot che è di nuovo in emergenza.
Intanto la Guardia costiera tunisina ha comunicato di aver trovato nelle ultime 48 ore sulle spiagge di Louata, nel governatorato di Sfax, 10 cadaveri.

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