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Migranti, scoppia la rissa nell'hotspot di Lampedusa: almeno 15 feriti

Botte e lancio di sassi tra tunisini e sudanesi: un centinaio di persone coinvolte

Rissa fra tunisini e sudanesi, per lo più minori, all’interno dell’hotspot di Lampedusa. Almeno un centinaio i migranti coinvolti. A riportare la calma sono stati i poliziotti in servizio nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola. I feriti, non gravi, sarebbero una quindicina. La maggior parte ha riportato ferite o contusioni alla testa perché c’è stata una fitta sassaiola.

Tutti sono in fila davanti all’infermeria dell’hotspot per essere medicati dai sanitari della Croce Rossa italiana. Cosa abbia innescato la scintilla iniziale non è chiaro, ma nelle ultime ore fra i migranti minorenni era cresciuto il malumore. Alcuni pare che siano ospiti della struttura da una ventina di giorni. Altri, da molto meno. Ma tutti, in questi giorni, hanno assistito al continuo, sistematico, trasferimento di migliaia di migranti arrivati dopo di loro.

Non è stato semplice spiegare loro che l’iter per accogliere i minorenni è differente rispetto a quello degli adulti che restano in hotspot per non più di 36 ore. Stamattina, fra i viali e i padiglioni di contrada Imbriacola, è scoppiato la protesta con rissa pare innescata da un gruppo di tunisini arrivati fra ieri e l’altro ieri. Al momento, i migranti minorenni ospiti dell’hotspot sono 950. Negli scorsi giorni si era arrivati, come numero massimo, a 1.150. Ma da ieri, i trasferimenti stanno riguardando anche i minorenni. Oggi saranno 300 quelli che lasceranno l’isola.

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