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Raffica di sbarchi a Lampedusa, la gestione dell’hotspot alla Croce Rossa

La gestione dell’hotspot di Lampedusa passa alla Croce Rossa Italiana che subentra, non per effetto di un contratto, ma per mansioni istituzionali, alla coop Badia Grande. «La Croce Rossa - ha detto il prefetto di Agrigento, Filippo Romano - ha trovato non poche difficoltà perchè la precedente gestione era assai carente, tanto che il contratto è stato interrotto per inadempimento da parte della prefettura. La Croce Rossa farà tutto il possibile per garantire livelli ben diversi».
Il funzionario precisa: «La Croce Rossa non è intestataria di un contratto, ma è incaricata per legge e può gestire direttamente o avvalersi in parte di eventuali gestori esterni di servizi».

In serata altri 32 migranti, che viaggiavano su due diversi barchini, sono stati soccorsi dalle motovedette della Guardia di Finanza al largo di Lampedusa. Salgono così a 10, da mezzanotte, gli sbarchi, con un totale di 355 persone. Sul penultimo gommone bloccato, partito da Sfax in Tunisia, c’erano 17 tunisini che hanno dichiarato di aver pagato 5 mila dinari per la traversata. Sul decimo natante, un altro gommone di 6 metri, erano invece in 15, fra cui 4 minori, che hanno riferito d’aver sborsato 6 mila dinari. I due gruppi sono stati già portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove i presenti salgono a 469.

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