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Una commissione medica per decidere sui vigili del fuoco morti di tumore a Lampedusa

La sede della direzione regionale dei vigili del fuoco, a Palermol

Una commissione medica, composta dai sanitari del corpo nazionale dei vigili del fuoco, per acquisire ogni possibile dato e approfondire il problema dei casi di tumore e di patologie cardiache, con più decessi registratisi, dei pompieri in servizio al distaccamento di Lampedusa. Lo ha deciso, durante il tavolo convocato in seguito allo stato d’agitazione proclamato lo scorso metà aprile dalla Uilpa vigili del fuoco, la direzione regionale dei pompieri.

La Uilpa, con il suo segretario provinciale Antonello Di Malta, ha espresso soddisfazione per l’impegno dell’amministrazione: «Compiaciuti per l’atteggiamento di rispetto assunto dai vertici dei vigili del fuoco nei confronti della vicenda, ma soprattutto verso quei colleghi deceduti. Il nostro augurio è che chi rappresenta le istituzioni - ha scritto Di Malta - abbia lo stesso senso di rispetto dei dirigenti dei vigili del fuoco, cosa che purtroppo qualche rappresentante di ente locale non sta comprendendo. La verità non ce l’ha in tasca nessuno ed è per questo che bisogna cercarla nel rispetto dei morti e delle famiglie di Lampedusa».

Secondo i dati diffusi dal sindacato, si sono contati dal 1986 ad oggi più di 12 casi di decesso tra i lavoratori che hanno prestato servizio sull'isola connessi a tumori o malattie cardiache.

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