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Scala dei Turchi, Federica Pellegrini denuncia la violazione dei divieti. Il sindaco: troveremo gli incivili

La famiglia Pellegrini, selfie alla Scala dei Turchi

La Scala dei Turchi continua ad essere violata. La marna bianca, il cui accesso è interdetto al pubblico con cartelli di divieto e recinzioni, viene sistematicamente calpestata da chi decide di arrampicarsi per scattare una foto. L'ultima denuncia, così come avevamo scritto ieri, da parte dell'ex campionessa di nuoto Federica Pellegrini che, postando una foto insieme alla sua famiglia, aveva scritto “Non abbiamo capito se vietato l’accesso era solo per noi o per tutti”. Il tratto di costa è soggetta ad un rischio geomorfologico, frane da crolli, molto alto e per questo è stata disposta un'ordinanza di divieto di accesso. La Pellegrino ha postato la foto su Instagram, mentre si trovava a poca distanza dalla Scala dei Turchi di Realmonte e, sullo sfondo, tante persone sulla marna bianca, nonostante i divieti.

Il suo selfie non poteva passare inosservato, l’immagine ha fatto il giro dei social, provocando tante reazioni, tra queste quella dell’associazione Mareamico che in un post, ha scritto: “Federica Pellegrini, sapendo che è vietato salire sulla marna bianca della Scala dei Turchi ha ridicolizzato la situazione, facendo vedere decine di persone che violavano le disposizioni”.

La Pellegrini si è trovata di fronte il noto cartello recante il divieto di ingresso e diligentemente ha preferito scattare una foto da lontano, ma ha comunque voluto denunciare quanto accade a Realmonte con divieti non rispettati e assenza di controlli. Anche l'ex sindaco di Agrigento Lillo Firetto, ha voluto dire la sua sui social: "Per il secondo anno consecutivo la Pellegrini sceglie Agrigento per le vacanze Pasquali. Quest'anno la giusta indignazione nel vedere i divieti d'accesso sulla scala dei turchi violati. Credo che ci dovremmo svegliare in fretta! E' inammissibile".

Il sindaco di Realmonte, Sabrina Lattuca, ha fatto sapere che l'amministrazione comunale "avvierà un'attività di verifica, per individuare gli incivili, allo stato ignoti, che ieri hanno violato i cartelli e le ordinanze nonché lo sbarramento, facendo accesso sulla marna bianca della Scala dei Turchi, svilendo, così, il rigoroso rispetto per l'ambiente mostrato dalla stragrande maggioranza dei visitatori, come ieri la campionessa olimpica Federica Pellegrini, che da sportiva ed abituata a rispettare le regole, ha postato alcuni incivili che, senza tenere conto di ordinanze e sbarramenti ivi allocati, hanno violato i divieti''.

Il primo cittadino ha poi sottolineato che "da diverso tempo l'amministrazione è occupata a risolvere i diversi problemi che ne impediscono la fruizione, come il vincolo P.A.I.", ed infine, ha fatto "un plauso a coloro che rispettano le regole, l'ambiente e la bellezza, mostrando in questo modo, grande senso civico, mentre per i trasgressori ci sarà tolleranza zero, anche con sanzioni esemplari. La Scala dei Turchi è un bene dell'umanità, tutti devono dare il loro contributo rispettandone le peculiarità e i relativi divieti apposti. A tal proposito, voglio ricordare il senso civico e il rispetto dell'ambiente e della bellezza dei giovani a cui lo stesso David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, ha fatto un plauso. Sono questi i Siciliani che vogliamo".

La Scala dei Turchi è stata al centro di contenziosi per la gestione della scogliera. Nel luglio del 2022 l'ultimo capitolo con la tutela e la gestione del bene che vengono affidate per un anno al Comune di Realmonte, in attesa del trasferimento definitivo della titolarità alla stessa amministrazione. Questa soluzione, che garantiva continuità nello svolgimento della stagione estiva e del flusso turistico, era stata individuata da tutti i soggetti privati e istituzionali coinvolti nella risoluzione dell’annosa questione riguardante la gestione della scogliera di marna bianca nell’Agrigentino, grazie all’impegno dell'allora governo Musumeci ed era stata sancita dalla firma di un protocollo d'intesa. Il sindaco di Realmonte, Santina Lattuca, e il legale rappresentante del proprietario Ferdinando Sciabbarrà, avvocato Giuseppe Scozzari, avevano firmato il documento con il quale veniva stabilito che l’amministrazione comunale avrebbe avuto il compito, per dodici mesi, di custodire il sito e adottare ogni intervento idoneo alla custodia, alla gestione e all’uso temporaneo, al fine di evitare pericoli nei confronti di bagnanti e soggetti terzi che usufruiscono di questo luogo.

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