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Il sedicenne ferito alla testa a Licata, ha sparato il cugino 14enne per gioco

I poliziotti del commissariato di Licata hanno trasmesso un’informativa alla procura dei minorenni di Palermo con cui ricostruiscono il caso del sedicenne che si è presentato al pronto soccorso lunedì sera raccontando di avere battuto la testa e che, invece, aveva un proiettile di 7 millimetri conficcato nella tempia.

Gli agenti, coordinati dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella e dal pm Gaspare Bentivegna, hanno interrogato amici e conoscenti del ragazzo ed è emersa la verità: il giovane stava giocando con il cugino quattordicenne quando quest’ultimo ha tirato fuori una pistola ad aria compressa con piombini e, per divertimento, ha iniziato a maneggiarla quando è partito un colpo fortuito che ha ferito il sedicenne alla tempia. Il ragazzino rischia, adesso, di essere iscritto nel registro degli indagati per l’accusa di lesioni personali colpose.

Lo stesso sedicenne rischia di finire sotto inchiesta per favoreggiamento. Nel frattempo è rimasto ricoverato, sotto stretta osservazione, al reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. La prognosi è riservata, ma il minorenne non è in pericolo di vita.

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