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Morto Carmelo Russo, fondatore dell'Arancello: malore fatale alla Fiera dei morti di Ribera

"Ci siamo visti questa mattina, tu eri fresco di doccia, barba rasata fresca, con camicia bianca e giacca blu. Il sorriso stampato sul viso. Non sapevo fossi pronto per darmi questo enorme indicibile dolore. Perdo un porto sicuro, un amico sincero, disponibile, folle quanto me, intraprendente e leale".
È l'ultimo saluto, uno dei tantissimi messaggi di cordoglio che Carmelo Russo ha ricevuto e continua a ricevere da ieri dai suoi amici su facebook. L'imprenditore di liquori, molto conosciuto nell'hinterland agrigentino e non solo, è morto ieri pomeriggio, intorno alle 17, nel suo stand di arance e limoni alla Fiera dei morti di Ribera.

Un momento di festa si è trasformato in tragedia. Proprio ieri mattina, prima di andare via per sempre, aveva dato il buongiorno sui social, postando la foto dell'inaugurazione della tradizionale Fiera, dove lui ormai ogni anno portava i suoi liquori fatti con materie prime della sua amata Sicilia. Prodotti di qualità fatti con i rinomati agrumi del suo paese, tanto che il consorzio di tutela, lo scorso febbraio, aveva concesso a Carmelo Russo, fondatore della Orange town Ribera, l'autorizzazione ad inserire in etichetta il marchio Arancia di Ribera dop.

Ieri pomeriggio era nel suo stand, quando all'improvviso ha accusato un malore. I soccorritori, ma anche gli altri espositori e gli ospiti della fiera, hanno fatto il possibile per rianimarlo, ma Carmelo Russo non ce l'ha fatta.

«E finiù Don Cì, ù Limoncello e l'Arancello! - scrive il suo amico Francesco su facebook. Sei stato un vero amico, e come tale non avresti dovuto sconvolgermi in questa maniera! Mancherai a me e a tutta Ribera!!! Riposa in pace, amico mio!!»

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