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Arrestato ingiustamente per mafia, risarcimento per l'ex direttore sportivo del Cammarata

Dovrà essere risarcito dallo Stato Vincenzo Mangiapane, 51 anni di Cammarata, ex direttore sportivo del Kamarat, la locale squadra di calcio. Mangiapane rimase coinvolte nel blitz "Montagna" quando, nel gennaio del 2018, furono arrestate nell'Agrigentino 56 persone nell'ambito di una operazione antimafia dei carabinieri.

Fra gli arrestati l'ex dirigente sportivo, che rimase in carcere dall’11 gennaio al 16 febbraio 2018, poi l'assoluzione dall'associazione mafiosa perché "il fatto non sussiste" e dall'accusa di intestazione fittizia perché "il fatto non costituisce reato".

Adesso Mangiapane, difeso dall'avvocato Giovanni Castronovo, ha chiesto il conto allo Stato per quei giorni in carcere, gli è stato riconosciuto un indennizzo di undici mila euro (ne aveva chiesti 500 mila).

L’operazione Montagna colpì i mandamenti di Santa Elisabetta e Sciacca e sedici famiglie mafiose della provincia di Agrigento. Tra gli arrestati per concorso esterno in associazione mafiosa anche esponenti politici ed esponenti di spicco delle cosche di Caltanissetta, Palermo, Enna, Ragusa e Catania.

L'inchiesta svelò legami tra i clan locali e cosa nostra di tutte le province della Sicilia e le 'ndrine calabresi. Furono accertate anche estorsioni a decine di aziende ed un vasto traffico di droga. Gli affiliati avrebbero chiesto il pizzo alle cooperative per la gestione degli immigrati richiedenti asilo. Sette società riconducibili ai clan furono sequestrate.

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