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Sciacca, lotta agli incendi: raffica di multe per la mancata pulizia dei terreni

L'incendio di via Madonnuzza, a Sciacca

Sono 130 le sanzioni elevate dalla polizia municipale di Sciacca dallo scorso mese di giugno ad oggi per la mancata pulizia di terreni e aree private con la realizzazione dei viali parafuoco e dunque per un eventuale rischio che possano sprigionarsi fiamme. Ammonta a 86 euro la sanzione per ogni ettaro.

L’attività è ancora in corso e può raggiungere numeri certamente più elevati. I proprietari dei terreni oltre a pagare la sanzione hanno l’obbligo del ripristino dei luoghi entro 10 giorni dal verbale per evitare la sanzione penale. A coloro i quali non provvedono viene contestato, essendoci il rischio incendio, l’articolo 650 del codice penale, l’inottemperanza agli obblighi dell’autorità. In pratica, chi riceve la notifica e non interviene viene denunciato alla Procura della repubblica di Sciacca e la polizia municipale è al lavoro anche in questa direzione. Mai negli anni passati si sono raggiunti numeri così alti, frutto di un controllo capillare che viene eseguito. Attività di prevenzione è svolta anche dal corpo forestale che impiega i droni.

Le squadre antincendio e i distaccamenti del Corpo Forestale, compresi quelli di Sambuca, Santa Margherita Belice, Ribera e Burgio, sono dotati di drone. I controlli dall’alto consentono di verificare con tempestività principi di incendio, ma anche di rilevare la mancata pulizia di terreni e aree private. È sempre in vigore un protocollo d’indagini promosso dalla Procura della Repubblica di Sciacca che ha contribuito alla riduzione degli incendi, ma anche a una sensibile riduzione delle notizie di reato. Da un lato si è attivato un sistema di accertamento più completo per risalire subito ai proprietari delle aree interessate ed a verificare il rispetto delle regole, in particolare il divieto di compiere operazioni che possano favorire il pericolo di incendio e l’obbligo di realizzare i viali tagliafuoco, e dall’altro il protocollo è stato un validissimo deterrente per indurre gli stessi privati a seguire le direttive in materia a cominciare dai regolamenti sulle modalità di impiego dei fuochi controllati nelle attività agricole.

Al protocollo collaborano le compagnie dei carabinieri di Sciacca, Castelvetrano e Cammarata, l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Agrigento e di Trapani, il Comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento e di Trapani, la polizia municipale ed i Comuni attraverso gli uffici tecnici. Nell’Agrigentino da un lato viene svolta, durante la stagione estiva, un’intensa attività, anche con l’ausilio degli elicottero che si trovano sull’elisuperficie di Sambuca e Cammarata, per spegnere incendi, e dall’altro un’azione per sanzionare i proprietari dei terreni che non effettuano i lavori di pulizia e non realizzano i viali parafuoco. Il comando della Polizia municipale di Sciacca è impegnato in quest’attività ed ha ottenuto grandi risultati nonostante un organico carente che, a breve, con l’ingresso di futuri vincitori di concorso, potrà essere potenziato.

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