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Favara per l'Ucraina, partito il bus coi viveri voluto da una ragazza di 16 anni: tornerà con 50 profughi

Gli aiuti inviati in Ucraina da Favara: l'immagine dalla pagina Facebook di Farm Cultural Park

La missione umanitaria, voluta dalla sedicenne Carla Bartoli di Favara, per portare in salvo mamme e bambini in fuga dalla guerra e dall’Ucraina, è partita. Il bus dell’autolinea Patti, carico di generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e coperte, è in viaggio: percorrerà 2.813 chilometri per giungere a Lublino.

A bordo del mezzo, la mamma di Carla: Florinda Saieva. «Tanta roba è rimasta in magazzino - spiega la donna - l’abbiamo conservata e verrà utilizzata per provvedere ai profughi durante la loro permanenza a Favara. A Lublino ci aspetta una comunità di donne e bambini e qualche anziana. Dopo aver scaricato i viveri destinati a chi non ha più niente, porteremo queste persone a Favara dove le famiglie sono già pronte ad accogliere». Circa 50 i profughi che verranno portati in salvo. «Florinda, insieme ai volontari, ha caricato il pullman - ha spiegato Andrea Bartoli, il patron della Farm cultural park nonché papà di Carla - Noi resteremo qui per organizzare la logistica dell’accoglienza ed ospitalità e nel fine settimana. salvo inconvenienti, tutta Favara sarà pronta ad accogliere nel migliore dei modi i nostri amici dell’Ucraina». «Percorreremo tutta l’Italia fino al Brennero, attraverseremo Austria, Repubblica Ceca e Polonia - ha spiegato Giovanni Patti dell’omonima autolinea - e giungeremo a Lublino dove ci attendono per accogliere gli aiuti umanitari e caricare circa 50 persone da portare in salvo».

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