Questa volta gli hanno fatto trovare la carcassa di una gallina con la testa mozzata e sviscerata. È finito, ancora una volta, ed è stata la terza, nel mirino delle intimidazioni l’imprenditore sessantunenne che, nelle campagne fra Agrigento e Palma di Montechiaro, stava realizzando una struttura ricettiva. Si tratta di un agrigentino, membro dell’associazione antiracket «Libero futura» che, questa volta, ha denunciato d’aver ricevuto, è stato trovato lungo il muro perimetrale del nascente residence, l’inquietante messaggio intimidatorio alla stazione dei carabinieri di Palma di Montechiaro. I militari dell’Arma hanno subito avvisato la Procura di Agrigento e naturalmente avviato le indagini.
Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Concetta Rizzo
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