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Ravanusa, un'intera famiglia sotto le macerie: chi sono i sopravvissuti, le vittime e i dispersi

Sabato 11 dicembre, ore 20,30: la vita di un'intera famiglia spezzata. Abitavano tutti nella palazzina di via Trilussa, crollata a Ravanusa nell’esplosione causata da una fuga di gas ed erano molto conosciuti in paese. Soltanto una giovane coppia di sposi, in attesa di un bambino, si trovavano in un appartamento per far visita ai parenti.

Al primo piano viveva Rosa Carmina, trovata viva tra le macerie. Al secondo piano c'era la cognata: Giuseppa Montana, anch'ella sopravvissuta.

Al terzo erano in quattro: Angelo Carmina che risulta disperso, la moglie Enza Zagarrio che è morta, la nuora Selene Pagliarello incinta di nove mesi e il marito Giuseppe Carmina figlio della coppia. Entrambi, sposati dallo scorso aprile, risultano dispersi: erano andati a trovare i genitori dell'uomo. Selene Pagliarello, 30enne infermiera del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, incinta di nove mesi, al momento dell’esplosione era uscita a telefonare fuori dall’abitazione dei suoceri dove si trovava in visita. Domani sarebbe dovuta partire per Milano per la laurea del fratello.

Al quarto piano c'erano Calogero Carmina, la moglie Calogera Gioachina Minacori, e il figlio Giuseppe. Minacori è morta, i due Carmina sono dispersi. Nell’altra palazzina crollata c'erano Pietro Carmina che è morto e Carmela Scibetta, assistente sociale, che è dispersa. Rosa (trovata viva), Angelo (disperso), Calogero (disperso) e Pietro Carmina erano fratelli.

Le tre vittime erano molto conosciute ed in particolare Pietro Carmina era docente di storia e filosofia al liceo classico Ugo Foscolo di Canicattì e recentemente aveva pubblicato un libro ambientato proprio a Ravanusa. Oggi sui social, la disperazione dei suoi alunni e colleghi.  “Oggi caro prof ci lascia un vuoto enorme. Porterò con me tutti i suoi preziosi insegnamenti”, il messaggio di un'alunna. “Ci rincontreremo oltre il tempo e lo spazio a discutere di Filosofia... A ridere di questa Vita che nel bene e nelle difficoltà abbiamo vissuto... A non stancarci di farci domande e ad essere Curiosi sempre!!! Grazie Prof... Per avermi donato il Tuo sapere, Grazie per tutte le volte che ti sei fermato a guardarmi negli occhi per capire se tutto era ok... Grazie per avermi fatto capire che la Vita andava vissuta ed ogni sua partita andava giocata... Ti ho sempre portato nel cuore e ancora continuerò a farlo”, scrive un suo alunno.

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