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Bancarotta, il tribunale del Riesame dice no all'arresto del re dell'eolico di Agrigento

L'imprenditore Salvatore Moncada era accusato di bancarotta preferenziale. Stessa accusa per Calogero Volpe, direttore amministrativo della Moncada Energy Group. I fatti contestati risalgono al triennio 2011-2013

No alla misura di custodia cautelare a carico di Salvatore Moncada, il «re dell’eolico» di Agrigento. Il tribunale della Libertà di Palermo ha ritenuto non fondato l’appello proposto dalla Procura di Agrigento contro la decisione del gip, Luisa Turco, che non aveva ritenuto esistenti le esigenze cautelari per l'applicazione della misura personale richiesta nei confrontidell’imprenditore Salvatore Moncada e di Calogero Volpe, rispettivamente amministratore e direttore amministrativo dellaMoncada Energy Group.

Il provvedimento cautelare era stato richiesto nell’ambito dell’indagine relativa ad una presunta bancarotta preferenziale, per fatti risalenti al lontano triennio 2011/2013, ipoteticamente commessa nella gestione della Moncada SolarEquipment. «La procedura concorsuale della Moncada Solar Equipment è stata definita con un concordato depositato dalla stessa MoncadaEnergy Group ed omologato dal tribunale di Agrigento, medianteil quale tutti i creditori privilegiati sono stati soddisfatti100%» - hanno reso noto dalla Moncada Energy group - . Lo scorso 10 settembre, il tribunale del Riesame aveva rigettato la richiesta di riesame contro il decreto di sequestropreventivo emesso dal gip fino a 6.464.129,32 euro nei confrontidelle società «M Rinnovabili srl» e «Moncada Energy group srl»,entrambe riconducibili all’imprenditore agrigentino SalvatoreMoncada. A dare esecuzione - era la fine dello scorso luglio - al decreto emesso dal gip del tribunale di Agrigento, LuisaTurco, era stata, su delega del procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio, la Guardia di finanza.

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