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Coronavirus, va in ospedale a Lampedusa e poco dopo muore. Il sindaco: "Era in quarantena"

Una sessantenne di Lampedusa, che stava male da qualche giorno, oggi, vedendo peggiorare le sue condizioni di salute, si è recata al poliambulatorio dell’isola dove, poco dopo, è morta. La donna aveva contratto il coronavirus. L’isola è sotto choc.

"La concittadina era risultata positiva, così come il nipote e la figlia, ed era in quarantena domiciliare. Oggi il quadro si è aggravato e subito è stata portata al Poliambulatorio dove i medici hanno cercato di rianimarla per intubarla, ma non ce l’ha fatta", ha detto il sindaco di Lampedusa, Totò Martello.

"Il problema fondamentale di questa seconda ondata è l'irresponsabilità dei cittadini, molti invece di farsi fare il test dalla Usca, fanno il tampone sierologico e non avvisano l'Usca - ha spiegato Martello -. In questo modo non sappiamo chi sono i positivi e non si può combattere il virus. Facendo invece i tamponi molecolari si riesce ad avere la dimensione del fenomeno e, soprattutto, a mettere sotto sorveglianza sanitaria chi è infettato. Non voglio che succedono altre disgrazie, bisogna osservare le regole e sottoporsi a tampone, che è gratuito, con l’Usca".

 

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