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Mafia, faida Favara-Liegi: restano in carcere sei arrestati

Il tribunale del Riesame di Palermo ha confermato il carcere per tre dei quattro arrestati nell’ambito dell’indagine «Mosaico» sulla faida che, dal 2015 al 2018, è divampata tra Favara (Ag) e Liegi, in Belgio, con cinque omicidi e altrettanti tentati omicidi, alcuni dei quali mai denunciati.

L'inchiesta, coordinata dalla Dda di Palermo e dalla Procura di Liegi con l’ausilio delle agenzie Eurojust ed Europol, ha utilizzato una joint investigation team, ossia una squadra comune internazionale di investigazione, con competenza su tutti gli Stati interessati. La faida sarebbe stata determinata da contrasti all’interno di un clan mafioso sulla gestione di traffici illegali tra i quali quelli di droga. Le tensioni all’interno dell’organizzazione avrebbero portato a una scissione in due bande.

Gli arrestati - 4 finirono in manette in Sicilia, altri 3 a Liegi - sono accusati di tentato omicidio, traffico di droga, estorsione e detenzione di armi.

In carcere restano Antonio Bellavia, Calogero Bellavia, Calogero Ferraro, Carmelo Nicotra, Gerlando Russotto e Carmelo Vardaro. Scarcerato Vincenzo Vitello che era accusato di ricettazione. Calogero Bellavia accusato di essere stato il «vivandiere» del boss agrigentino Gerlandino Messina.

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