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Record di migranti a Lampedusa, ripartono i trasferimenti ma il sindaco annuncia: lo sciopero si farà

"Chiudiamo tutto e vediamo se il governo nazionale esce da questo silenzio". Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, lo ha detto nel giorno in cui sull'isola si è registrata la cifra record di 1.526 migranti, 370 dei quali arrivati su un solo barcone, come non succedeva da mesi.

E oggi rincara la dose annunciando che lo sciopero generale ci sarà. Il primo cittadino rimprovera a Roma di sbagliare i tempi: "Non serve a niente - dice - mandare le navi-quarantena quando l'hotspot è stracolmo e l'emergenza è già in atto. Va fatto un lavoro preventivo per salvaguardare, innanzitutto, la sicurezza della popolazione che è stanca e preoccupata".

Martello lamenta il disinteresse verso le esigenze degli isolani, denuncia da mesi che bisogna liberare il porto dai barchini dei migranti che non lasciano spazio ai pescherecci. "Sembrano ovvietà, ma nessuno si muove".

Intanto sono ripartiti i trasferimenti: sono 307 i migranti che, fra la notte scorsa e stamattina, hanno lasciato l'hotspot di Lampedusa dove ci sono ancora 1.219 persone. La notte scorsa 87 extracomunitari sono stati imbarcati sulle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza che sono già arrivate a Porto Empedocle. Di loro 55 sono stati già fatti salire su un pullman che li sta portando in centri d'accoglienza dell'Abruzzo. Gli altri resteranno in strutture siciliane. Il pattugliatore Dattilo della Guardia costiera ha invece già concluso l'imbarco di altri 220 migranti dell'hotspot. Secondo quanto si apprende la sua destinazione sarebbe il porto Ragusano di Pozzallo.

Nonostante i trasferimenti, oggi è un giorno caldo per Lampedusa. In municipio si svolge l'incontro tra il sindaco dell'isola Totò Martello e una rappresentanza di imprenditori e commercianti locali. Obiettivo: decidere le modalità dell'eventuale sciopero generale, minacciato da Martello contro "il silenzio del governo" sulla gestione dei migranti sbarcati negli ultimi giorni e divisi fra l'hotspot e la Casa della fraternità, di proprietà della parrocchia.
Presente all'incontro anche l'ex senatrice leghista Angela Maraventano, protagonista di una protesta anti migranti sabato notte all'arrivo di un peschereccio con 370 migranti a bordo. Non mancano momenti di tensione da parte di alcuni imprenditori, critici sulla fattibilità della protesta, visto che sull'isola ci sono ancora tanti turisti.

"Lo sciopero si farà", dice il sindaco in una pausa della riunione, anche se ancora non c'è una data. Davanti al municipio intanto sono stati esposti alcuni striscioni con le scritte "Stop immigrati", "Lampedusa hotspot chiuso" e "Governo criminale". Tra i manifestanti anche Attilio Lucia, coordinatore della Lega sull'isola: "Se il sindaco non è davvero in grado di scioperare, si dimetta - spiega - Altrimenti oggi occupiamo il Comune. Vogliamo che venga sgomberato l'hotspot immediatamente".

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