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Lampedusa, 8 sbarchi con 200 persone: hotspot al collasso e "migranti senza mascherina"

Migranti dormono a terra all'interno dell'hotspot di contrada Imbriacola

Ancora sbarchi senza sosta sulle coste siciliane: sono circa 200 i migranti giunti, con otto barchini diversi, fra la notte e l’alba, a Lampedusa.

La metà delle imbarcazioni è riuscita ad arrivare direttamente sulla terraferma e i migranti sono sbarcati in maniera autonoma. Gli altri natanti sono stati invece avvistati e agganciati al largo dalle motovedette.

I 200 migranti sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola dove sono tornati ad esserci 910 persone a fronte dei 95 posti disponibili.

"E chi la deve arrestare questa emergenza? Se non c'è il maltempo, non l’arresta nessuno. Sicuramente noi non possiamo fare nulla, chi deve fare qualcosa deve essere il Governo. L’Europa è completamente assente, lo dice anche il presidente Musumeci. Ed è brutto che tutto il peso dell’immigrazione debba ricadere di fatto sulla popolazione". A dirlo il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, commentando al telefono con l’Italpress i nuovi sbarchi avvenuti nelle ultime ore sull'isola, circa 200 persone arrivate "con una decina di barchini", sottolinea.

All’hotspot di contrada Imbriacola "sono presenti 1050 migranti", con l'arrivo della "nave-quarantena dovremmo svuotare il centro", conclude Martello.

Intanto, scoppia il caso mascherine. Alcuni operatori sanitari sono entrati all’interno dell’hotspot di Lampedusa per eseguire i tamponi ai nuovi arrivati, dopo gli ultimi sbarchi ma hanno notato che all’interno della struttura, negli spazi esterni, la maggior parte dei migranti non indossa la mascherine fornite in dotazione senza rispettare il distanziamento sociale.

Sono le immagini descritte da chi, dall’esterno, ha avuto al possibilità di osservare cosa succede negli spazi all’aperto dell’hotspot anche oggi stracolmo, dove al momento di trovano oltre 700 migranti, una capienza che va ben oltre il massimo di 95 presenze consentite. Ed è soprattutto per questo che si creano inevitabili punti di assembramento. Molti ospiti della struttura passeggiano e si riuniscono in gruppo, all’interno del slargo all’aperto del Centro, senza rispettare il distanziamento sociale.

Rigorose, invece, le misure di protezione osservate dagli operatori giunti per eseguire i tamponi, tutti muniti di scafandri. In mattinata sono anche partiti i mezzi per il trasferimento dei cento migranti verso Porto Empedocle. Fuori dalla struttura, ad assistere indifferenti alle operazioni di trasferimento, c'erano alcuni turisti.

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