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Giornata mondiale degli oceani, ad Eraclea liberata la tartaruga Isabella

Grande emozione ieri mattina sulla spiaggia di Bovo Marina ad Eraclea Minoa. In occasione della Giornata mondiale degli oceani, grazie ai volontari di Marevivo Sicilia e a seguito delle cure dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, la tartaruga Caretta caretta Isabella - ribattezzata così in onore della più piccola partecipante all'evento - è potuta ritornare alle onde del mare.

Fin dalle prime ore i volontari di Marevivo hanno monitorato la spiaggia e le sue dune di sabbia per verificare la presenza di nidi di tartarughe e del fratino, uccello a rischio d’estinzione. Purtroppo spesso questi nidi finiscono per essere danneggiati dai predatori, dal calpestio dei bagnanti, ma anche dalle piogge e dall'abbassamento delle temperature, mettendo a rischio la schiusa.

I volontari hanno dedicato la giornata anche alla pulizia della spiaggia raccogliendo oltre 30 sacchi di ogni tipo di rifiuto: polistirolo, vetro, plastica.

“In questa giornata dedicata alla salvaguardia degli Oceani, il cui equilibrio è seriamente messo in pericolo dal fenomeno di acidificazione delle acque, dai cambiamenti climatici e dall’eccessiva immissione in mare e nell’aria di anidride carbonica, aver potuto contribuire con il nostro impegno personale a ridare un po' di dignità al mare e al nostro territorio ci fa sentire meglio – dichiara il delegato regionale di Marevivo Sicilia, Fabio Galluzzo – e l’allarme, non nuovo, che giunge dagli oceani ci richiama al dovere di fare la nostra parte, senza aspettare altro tempo. Bisogna agire subito e dare l’esempio, motivando e coinvolgendo quanta più gente possibile affinchè si producano cambiamenti positivi, diffusi e reali”.

“Ringraziamo Marevivo Sicilia per la condivisione dei risultati di un’attività che con passione ed impegno ci consente di poter restituire al mare delle specie soccorse e riabilitate presso il nostro Centro -  dichiara Salvatore Seminara, Commissario   dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia – la forza della rete collaborativa cresciuta  a diversi livelli fra tutti gli attori del Mare, ci consente da un lato d’intervenire più efficacemente per salvare specie che rischiano d’estinguersi a causa dell’inquinamento marino e dall’altro di diffondere importanti temi di educazione e responsabilità ambientale”.

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