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Scala dei Turchi, il Riesame conferma il sequestro della scogliera

Confermato il sequestro preventivo e d’urgenza della scogliera di marna bianca della Scala dei Turchi di Realmonte. Il tribunale del Riesame di Agrigento, presieduto da Wilma Angela Mazzara, ha ribadito il provvedimento firmato il 27 febbraio dal procuratore Luigi Patronaggio e convalidato dal gip Luisa Turco nei giorni successivi.

Il sequestro, operato dalla Guardia costiera di Porto Empedocle, era stato disposto anche per evitare rischi, visto i cedimenti della falesia, ai tanti turisti e visitatori.

Per il procuratore capo di Agrigento non ci sono dubbi circa la proprietà della Scala dei Turchi: «Riteniamo - aveva spiegato - che tutto il sito sia demaniale, con qualche piccolo distinguo nel senso che la parte in basso riteniamo che sia un Demanio marittimo necessario, sostanzialmente l’arenile dove viene fatta la balneazione e dove i turisti prendono il sole, e anche la parte a monte fa parte del Demanio regionale».

Nell’indagine è indagato il proprietario, Ferdinando Sciabarrà, 73 anni, individuato - nelle visure catastali - quale proprietario della Scala dei Turchi al quale è stata contestata «l'occupazione di porzione di Demanio marittimo; di avere, nella sua qualità di possessore di fatto, omesso di collocare segnali e ripari idonei ad impedire pericoli alle persone in transito, l’avere destinato l’area ad un uso incompatibile con il suo intrinseco carattere paesaggistico, storico, artistico, archeologico ed etnoantropologico; l’avere deteriorato e comunque danneggiato».

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