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Licata, ondata di furti nonostante i divieti per il coronavirus

Topi d'appartamento in azione a Licata. Nonostante le restrizioni imposte dalle norme antivirus, in città si è registrato un vero e proprio boom di furti. I ladri, secondo le denunce pervenute alle forze dell'ordine - una decina in tutto - pare abbiano concentrato l'attenzione soprattutto sulle abitazioni del centro cittadino (piuttosto che sulle case di campagna come accadeva negli scorsi anni), preferendo quelle in questo momento disabitate perché i proprietari sono residenti nel Nord Italia o all'estero.

Ad accorgersi delle effrazioni sono stati in molti casi i vicini che hanno avvisato i parenti prossimi dei proprietari delle abitazioni svaligiate. E che successivamente hanno fatto intervenire polizia e carabinieri per i rilievi.

Al commissariato di pubblica sicurezza, che si trova in via Campobello, diretto da Sergio Carrubba ed ai carabinieri della locale stazione di via Salvo D'Acquisto, sono state recapitate le denunce secondo le modalità previste dai decreti nazionali e regionali ed i regolamenti interni di polizia e militari dell'Arma, per evitare il diffondersi del contagio del virus.

Il modus operandi pare sia questo: i malviventi osservano alcune abitazioni e, dopo aver verificato che i titolari non ci sono, le scassinano e portano via tutto. In qualche caso hanno rubato anche le auto parcheggiate in garage, ma si sono impossessati anche di contanti, gioielli, elettrodomestici ed argenteria. Da parte delle forze dell'ordine arriva un appello a tutti, affinché qualora si notino movimenti sospetti attorno ad una casa disabitata, si provveda immediatamente a segnalarli a polizia e carabinieri.

L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.

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