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Ribera, il sindaco conferma le uscite pilotate per il Coronavirus

Carmelo Pace, sindaco di Ribera

Nessun nuovo contagio da Coronavirus a Ribera, dei 463 tamponi effettuati a chi è rientrato nel centro crispino dal nord Italia i primi 100 sono negativi, ma il sindaco, Carmelo Pace, mantiene in vigore, per altri 12 giorni, l'ordinanza che consente di uscire da casa in ordine alfabetico, seguendo le iniziali del cognome. «È un'ordinanza che è stata anche criticata - dice Pace - ma preferisco essere criticato che dovermi impegnare per trovare posti per miei concittadini in ospedale o peggio ancora all'obitorio».

Carmelo Pace invita poi a non abbassare la guardia e in vista della Pasquetta afferma: «Ci saranno controlli serrati, nelle campagne - dice il sindaco di Ribera - e anche stradella per stradella. Chiedo buon senso e invito tutti a rimanere a casa per non sprecare quanto di buono è stato fatto fino ad oggi».

In merito alla consegna dei buoni spesa al comune sono pervenute 950 istanze. I servizi sociali hanno accolto fino ad oggi 737 istanze di altrettanti nuclei familiari bisognosi. I volontari della protezione civile comunale e i messi comunali hanno già distribuito a domicilio i 737 buoni alle famiglie beneficiarie. Inoltre, la Caritas cittadina, la San Vincenzo, il Cav in collaborazione con il comune e con i volontari della protezione civile comunale e Agesci assistono altri nuclei familiari (circa 200) diversi da quelli beneficiari dei buoni spesa comunali. E questo grazie alla beneficenza di diversi cittadini, associazioni varie e in collaborazione con tutti i supermercati e i panifici della città nell'ambito dell'iniziativa «spesa sospesa».

Il comune di Ribera ha adottato, intanto, una delibera di giunta per l‘erogazione di un contributo straordinario pari a 5000 euro per la San Vincenzo; 4000 per la Caritas cittadina; 3000 per l'Agesci; 1000 per il Centro aiuto alla vita. Il sindaco, Carmelo Pace, ha ringraziato tutti e anche la Guardia di Finanza che ha donato, con la compagnia di Sciacca, 800 chili di generi alimentari. Sono stati i militari ad autotassarsi. Pace ha voluto ricordare anche il lavoro svolto dal segretario generale del Comune, Leonardo Misuraca e dallo staff di Servizi sociali.

Al consigliere comunale di Ribera Paolo Caternicchia non è andata giù la decisione di vietare le consegne a domicilia nel giorno di Pasqua da parte di ristoranti e del settore della pasticceria e gastronomia ed ha inviato una lettera al presidente della Regione. «Anche se attraversiamo un momento difficile nel quale abbiamo imposto alle famiglie di restare a casa per il loro bene, ritengo che sia giusto, nelle giornate di festa, permettere alle pasticcerie, ai ristoranti ed alle attività del settore food e gastronomia, di potere portare a casa delle famiglie i tipici prodotti pasquali, siano essi dolci o i menù che molti ristoratori hanno già predisposto e promosso attraverso i social».

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