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Asp, Mazzara: "Stiamo cercando infettivologi e altri anestesisti"

L'ospedale Barone Lombardo di Canicattì

Non s'arresta l'avanzata del coronavirus, in Italia come in Sicilia. Mentre il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia apre il bando per i medici volontari, è in costante aumento il dato percentuale dei contagiati. Non ultimo il primo caso accertato di coronavirus anche a Canicattì.

E ad Agrigento, l'Azienda sanitaria provinciale sta operando in modo serrato e incessante al fine di preparare e coordinare il territorio all'eventualità che, capillarmente, sta manifestandosi in tutta la Penisola. Si fa largo il direttore a Alessandro Mazzara, che così fa chiarezza.

«Attualmente, la condizione che investe questa Asp è più o meno in linea con le altre province siciliane. È vero, diversi soggetti sono risultati positivi al coronavirus, ma non è attualmente configurabile un'emergenza estrema. Abbiamo concluso un'attività di programmazione che speriamo di non mettere in campo. È una situazione complessa, in costante aggiornamento. Attualmente tutto è sotto controllo ma le notizie possono cambiare nell'arco di ore».

L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia

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