Sono 30 le aziende sottratte alla mafia nell'Agrigentino: è quanto emerge nelle nuova mappa dei beni confiscati, secondo i dati dell'Anbsc aggiornati al 5 marzo 2020. A queste si aggiungono ben 397 immobili (case, ville, terreni, alberghi).
Ad Agrigento, così come riporta Calogero Giuffrida in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, gli immobili confiscati e destinati sono 28; ad Aragona 5; a Bivona 3; a Camastra 1; a Campobello di Licata 3; a Canicattì 59; a Casteltermini 2; a Cattolica Eraclea 15; a Cianciana 1; a Favara 13; a Grotte 6; a Joppolo Giancaxio 3; a Licata 109; a Menfi 9; a Montevago 12; a Naro 59; a Palma di Montechiaro 7; a Porto Empedocle 1; a Racalmuto 8; a Ribera 15; a Sambuca di Sicilia 3; a Sant'Angelo Muxaro 6; a Santa Elisabetta 2; a Santa Margherita di Belice 13; a Santo Stefano Quisquina 4; a Sciacca 7; a Siculiana 3.
Per quanto riguarda le 30 aziende confiscate e destinate: Agrigento 3; Bivona 4; Cammarata 1; Campobello di Licata 3; Canicattì 3; Favara 8; Grotte 1; Licata 1; Porto Empedocle 1; Ravanusa 1; Realmonte 1; Ribera 2; Santo Stefano Quisquina 1.
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