Il ministro della Giustizia chiede chiarimenti. Per tutelare la propria onorabilità, Alfonso Bonafede vuole gli atti - anticipati dal Giornale di Sicilia - in cui il militante radicale ed ex assistente parlamentare Antonello Nicosia, in cella da novembre con l'accusa di concorso in associazione mafiosa, pianificava un incontro proprio con l'avvocato originario di Mazara del Vallo, dal 2018 guardasigilli dei due governi guidati da Giuseppe Conte.
Nicosia parlava, in alcune conversazioni intercettate, dei presunti contatti con Bonafede. E ora il titolare del dicastero di via Arenula, attraverso il proprio capo di gabinetto, Fulvio Baldi, chiede se vi siano atti ostensibili, cioè depositati e sostanzialmente pubblici.
L'articolo di Riccardo Arena nell'edizione di oggi del Giornale di Sicilia
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