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Maxi inchiesta sugli sbarchi, al via il processo preliminare: coinvolti agrigentini

Si terrà il prossimo 21 gennaio l'udienza preliminare per l'operazione "Caronte" che riguarda due presunti sbarchi clandestini nelle coste siciliane, avvenuti a gennaio e febbraio del 2017, e che coinvolge anche alcuni agrigentini.

Tra le undici persone per le quali la Procura della Repubblica di Marsala chiede il processo ci sono quattro accusate di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: i tunisini Nizar Zayar, di 32 anni; Nabil Zayar, di 35; Montasar Bouaicha, di 29; Fathi Taleb, di 35 anni.

A processo, sempre per la stessa ipotesi di reato, perché, secondo le indagini, avrebbero fornito attività di supporto sul territorio siciliano, Salvatore Calcara, di 51 anni, di Sambuca, e Marco Bucalo, di 33, di Menfi. Chiesto il processo, come riporta Giuseppe Pantano in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, anche per il marsalese Angelo Licciardi, di 59 anni, per una presunta attività di supporto solo per uno sbarco.

Per un'ipotesi di false dichiarazioni alla polizia giudiziaria con riferimento alla presenza, presso la sua tenuta, di un gommone, la procura chiede il processo anche per Lillo Barbera, di 50 anni, di Menfi. Infine, per un'ipotesi riguardante l'attribuzione che sarebbe stata fittizia della proprietà di un'auto a Michele Salvetti, di 45 anni, di Brescia, allo stesso ed a Giuseppe Morreale, di 50 anni, di Santa Margherita Belice, ed a Girolamo Stassi, di 58, di Partanna.

L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola

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