"Se decidevo di restare in ufficio durante la pausa pranzo, dovevo chiedere a una collega di farmi compagnia perché, in caso contrario, sarebbe venuto ad importunarmi". L'impiegata della Regione che ha denunciato e fatto finire a processo Vincenzo Caruso, 62 anni, ex direttore della Biblioteca museo "Luigi Pirandello", nonché ex soprintendente ai Beni culturali di Caltanissetta, poi sospeso dalla Regione per un'altra vicenda giudiziaria, racconta in aula gli atti persecutori a sfondo sessuale di cui sarebbe stata vittima.
Il processo è in corso davanti al giudice Manfredi Coffari. La dipendente della Biblioteca museo e il marito, che si sono costituiti parte civile con l'assistenza degli avvocati Giuseppe Arnone e Arnaldo Faro, ieri è stata interrogata dai difensori dell'imputato, gli avvocati Vincenzo Caponnetto e Walter Tesauro.
L'audizione dell'impiegata della Biblioteca, alla quale il funzionario della Regione avrebbe fatto apprezzamenti a sfondo erotico e avrebbe avuto atteggiamenti provocatori sul posto di lavoro finalizzati ad avere rapporti sessuali con lei, sarà il primo atto istruttorio.
L'articolo completo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia di oggi.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia