La confisca dei beni e tre anni di sorveglianza speciale: sono le richieste del pm della Dda di Palermo nei confronti dell'imprenditore di Racalmuto, Calogero Romano, 63 anni, al quale, nel febbraio dell'anno scorso, è stato sequestrato un patrimonio di aziende e proprietà stimato in circa 120 milioni di euro che, secondo l'accusa, sarebbe stato acquisito per via della contiguità con Cosa Nostra.
Il magistrato della Procura, adesso, conclusa la fase istruttoria del procedimento di prevenzione, ieri ha chiesto la confisca, vale a dire l'acquisizione da parte dello Stato (definitiva solo dopo il terzo grado di giudizio), di tutti i beni sui quali sono stati apposti i sigilli.
Chiesta anche la misura di prevenzione personale per tre anni.
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