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Traffico di cocaina tra Agrigento e Calabria, chiesti 15 rinvii a giudizio

Rosario Di Gioia, gup di Palermo

La cocaina calabrese smerciata nei mercati dell'Agrigentino: la maxi inchiesta «Lampedusa», dal nome dell'isola che sarebbe stata la principale "piazza" di spaccio, approda in aula per l'udienza preliminare. Il pm della Dda Francesco Gualtieri ha chiesto il rinvio a giudizio dei 15 imputati.

Si tratta di: Giuseppe Bronte, 24 anni, di Palermo; Salvatore Bronte, 50 anni, di Palermo; Salvatore Capraro, 30 anni, di Agrigento; Angelo Cardella, 46 anni, di Porto Empedocle; Gianluca Gambino, 22 anni, di Cinisi; Andrea Giambanco, 54 anni, di Carini; Davide Grisafi, 26 anni, di Palermo; Davide Licata, 32 anni, di Racalmuto; Imam Maazani, 21 anni, nata e residente ad Agrigento; Francesco Portanova, 34 anni, di Palermo; Emanuele Rizzo, 33 anni, di Palermo; Gaetano Rizzo, 32 anni, di Palermo; Domenico Stilo, 30 anni, di Melito di Porto salvo (Reggio Calabria), Ivan La Spisa, 32 anni, di Palermo e Calogero Vignera, 36 anni, di Agrigento.

L'udienza preliminare è stata fissata per il 17 settembre davanti al gup di Palermo, Rosario Di Gioia. L'inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo e svolta sul campo dalla polizia, è partita nel luglio del 2016 ed è durata fino a dicembre dell'anno successivo.

L'articolo completo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia di oggi.

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