Droga e violenze. Una cellula straniera dello spaccio è stata smantellata questa notte nel corso di un'operazione dei carabinieri del Comando provinciale che hanno messo a segno sei arresti.
Nel mirino una banda di gambiani e nigeriani che, da mesi, spacciavano a cielo aperto tra i vicoli del centro storico, riversando grossi quantitativi di hashish e marijuana tra giovani e giovanissimi, all’uscita di scuola o all’ora dell’aperitivo.
L’operazione, avviata nello scorso mese di ottobre, denominata “Piazza Pulita” è stata condotta da oltre cento militari, con l’ausilio di un elicottero e di unità cinofile. Passati al setaccio anche gli immobili fatiscenti ed abbandonati che venivano utilizzati dall’organizzazione per nascondere le dosi destinate alla vendita.
Gli arresti sono stati eseguiti sulla base di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento. La banda utilizzava anche la violenza negli affari, tanto che le telecamere dei carabinieri, in più occasioni, hanno potuto filmare gli spacciatori mentre spaccavano bottiglie di vetro in testa ai giovani clienti.
Nell'ultimo periodo erano state forti le tensioni nel centro storico dove vive una comunità di senegalesi che si erano opposti al gruppo di spacciatori.
L’esigenza di intervenire subito con i fermi si è resa necessaria, sia a causa della violenza e della sfrontatezza con cui operava il gruppo criminale, sia per il pericolo che lo stesso facesse perdere le proprie tracce, ma anche a seguito delle forti tensioni che si erano registrate, un mese fa, in città, in Piazzetta Ravanusella in particolare, tra gli spacciatori e la operosa comunità dei senegalesi residente in zona. Più volte infatti le Forze dell’Ordine erano dovute intervenire a causa di alcuni turbamenti dell’ordine pubblico. La sfrontatezza e la disinvoltura con cui gli spacciatori operavano a qualsiasi ora del giorno e della notte avevano infatti indotto alcuni senegalesi a prendere posizione, fino ad arrivare alle mani con i gambiani.
Ripetute ed esasperate erano diventate le richieste di aiuto di residenti e di operatori commerciali della zona. I militari hanno così iniziato a pedinare i sospettati. Ma quando si sono resi conto che tra i vicoli si aggiravano vere e proprie vedette, hanno dovuto industriarsi, salendo sui tetti delle case del centro storico. Da lì hanno filmato, di notte e di giorno, i traffici dei pusher e gli edifici abbandonati utilizzati dalla banda per nascondere la droga. Infine i militari hanno disseminato in zona telecamere, nascondendole negli anfratti più impensabili.
Il dato inquietante che ne è emerso è che, tra i 32 segnalati alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti, la gran parte era minorenne ed alcuni addirittura sedicenni.
Il giro di affari complessivo registrato nel corso dell’intera operazione è stato stimato in oltre 150 mila euro, se si considera che ogni giorno aveva luogo una media di 40 scambi di stupefacente, per oltre 120 grammi di roba smerciata e con un guadagno medio di oltre 600 euro per ogni giornata “lavorativa”.
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