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Ravanusa, poche ore di sostegno a scuola: "Ragazzina discriminata"

"La mancata designazione di un insegnante di sostegno per le ore indicate nel Piano educativo individualizzato è una condotta discriminatoria che deve immediatamente cessare". Il giudice Silvia Capitano, della sezione civile del tribunale , dà ragione al padre di una ragazzina di diciassette anni, affetta da un ritardo dello sviluppo, che frequenta un istituto scolastico di Ravanusa di cui si omette il nome per rispetto della privacy della minorenne coinvolta.

Il genitore, con un ricorso di urgenza, ha citato in giudizio sia il ministero dell'Istruzione che la scuola frequentata dalla figlia perché, il dirigente scolastico, per problemi legati alla carenza di personale, ha assegnato alla figlia la copertura per l'insegnante di sostegno inferiore rispetto al piano individuale.

La riduzione, peraltro, non è stata neppure di poco conto. In particolare, rispetto alle 22 ore previste, gliene sono state assegnate dieci. Lo scorso 7 febbraio è stato presentato un ricorso di urgenza, sottoscritto dagli avvocati Maria Chiara Garacci e Sebastiano Taglialegami, chiedendo al tribunale di "porre fine alla condotta discriminatoria e assegnare alla ragazzina il numero di ore di sostegno previste dal piano".

L’articolo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia

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