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Agrigento rende l'ultimo saluto a Massimo: tanta commozione tra parenti e amici

Agrigento si è fermata per alcune ore per rendere omaggio a Massimo Aliseo, il ventottenne, sposato e padre di due figli, morto il 2 gennaio per l’esplosione di una bombola di ossigeno nel capannone della "Medical Gas criogenici", società per la quale lavorava come operaio.

Sono stati fatti volare in cielo i palloncini bianchi e, come riporta Gerlando Cardinale sul Giornale di Sicilia in edicola, è apparso uno striscione con i colori della sua squadra del cuore Akragas con la scritta "Da lassù continuerai a guardarci". Grande commozione per l’addio al ventottenne i cui funerali sono stati celebrati nella chiesa del Quadrivio.

Intanto, l’autopsia – eseguita lunedì, all’obitorio dell’ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento, dal medico legale Sergio Cinque dell’università di Palermo - confermerebbe che la morte del giovane sarebbe stata causata dall’onda d’urto della deflagrazione di una delle bombole che in quel capannone venivano riempite di ossigeno.

La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola

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