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Cadono in una cisterna da 32 metri
Morti due operai nella diga di Naro
Aperta inchiesta per omicidio colposo

La diga Furore di Naro (foto Grandangoloagrigento.it)

NARO. Sono morti i due operai precipitati all'interno della cisterna del "sovrappieno" della diga Furore di Naro. Il nucleo "Saf" dei vigili del fuoco è riuscito ad individuarli e a recuperare i corpi; è stato fatto scendere, attraverso una scala, anche un medico che ha accertato il decesso dei due lavoratori.

Le vittime sono Francesco Gallo, 61 anni, di Naro e Gaetano Cammilleri, quasi 56 anni, di Favara. A quanto pare - stando alle indiscrezioni che filtrano in questa prima fase investigativa - si sarebbe rotta la catena che teneva il cestello sul quale stavano lavorando gli operai che sono, dunque, precipitati di sotto da un'altezza di circa 32 metri.

Il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Agrigento ha autorizzato il recupero delle salme. Non è ancora chiaro cosa abbia provocato l'incidente; secondo una prima ricostruzione la piattaforma avrebbe ceduto.

La Diga Furore sul torrente Grancifone o fiume Burraito è un bacino artificiale, nel territorio di Naro, costruito fra il 1980 ed il 1992 e destinato alla raccolta delle acque provenienti dal fiume Burraito. La diga sbarra il corso del fiume a circa 9,3 chilometri dal punto in cui confluisce nel fiume Naro.

Le acque sono utilizzate prevalentemente per l'irrigazione delle campagne limitrofe. La diga si trova poco lontano dal villaggio La Loggia. In questo momento l'invaso non è completamente pieno ed è utilizzato prevalentemente come invaso di servizio della Diga San Giovanni con la quale è collegato.

"Non si può morire così. Il luogo di lavoro dovrebbe essere un posto sicuro, non può accadere tutto questo. Spero solo che questa tragedia non sia accaduta a causa di negligenza". Lo ha detto il sindaco di Naro Lillo Cremona. Sia lui che il sindaco di Favara Anna Alba hanno proclamato il lutto cittadino.

Sull'episodio è intervenuto il presidente della Regione, Rosario Crocetta: "Non si può morire di lavoro, chi ha delle responsabilità deve pagare. Sono vicino ai familiari, sapendo che nessuna parola potrà lenire il loro dolore. Nominerò immediatamente una commissione regionale di inchiesta per accertare le responsabilità. Giustizia deve essere fatta".

 

Intanto, il pm Salvatore Vella della Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. I corpi dei due operai, che avrebbero dovuto effettuare lavori di manutenzione agli impianti idrici della diga Furore di Naro, sono stati recuperati dal nucleo "Saf" dei vigili del fuoco. I due operai sono precipitati da un'altezza di circa 32 metri.

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