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Sciacca, c’è la cisterna: dissequestrato l’oleificio

SCIACCA. Il sostituto procuratore Carlo Boranga ha disposto il dissequestro del piazzale, delle condotte e della macchina separatrice di un oleificio saccense. Il sequestro preventivo, presso la struttura olearia, era stato effettuato il 9 dicembre scorso dai militari del Circomare.

Dai rilievi effettuati all’interno dell’area della strutture, ove sono stati utilizzati traccianti chimici, sarebbe emersa la presenza di uno scarico non autorizzato che immetteva, a ciclo continuo, reflui provenienti dal ciclo di lavorazione delle olive e percolato proveniente dai piazzali interni direttamente sul letto del torrente Cansalamone. Adesso si è provveduto alla rimozione della sansa e all’acquisto di una vasca a tenuta stagna.

La Procura della Repubblica ha accolto così l’istanza di dissequstro, avanzata, per conto del titolare, dall’avvocato Giovanni Vaccaro. Nel provvedimento di dissequestro la Procura evidenzia che si è provveduto, a seguito di autorizzazione, alla pulizia del piazzale e all’acquisto di una cisterna utilizzabile per una migliore gestione della sansa, scarto del ciclo di lavorazione dell’attività.

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