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Depuratore di Aragona, chiesta la condanna del sindaco

Stessa richiesta dell’accusa per il predecessore Alfonso Tedesco e per il dirigente comunale Rosario Monachino

ARAGONA. «I reflui fognari sarebbero finiti nel vallone del fiume Platani visto che per cinque anni nessuno si sarebbe preoccupato di ottenere l'autorizzazione allo scarico, scaduta nel 2008, utilizzando quindi abusivamente il depuratore comunale di Aragona».

È la tesi del pubblico ministero Antonella Pandolfi che ieri ha illustrato la sua requisitoria chiedendo la condanna del sindaco Salvatore Parello, del suo predecessore Alfonso Tedesco, in carica nel quinquennio precedente, e del dirigente comunale Rosario Monachino. Per quest'ultimo sono stati proposti tre mesi di reclusione; quattro mesi per Parello e Tedesco. Il 2 dicembre gli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica illustreranno le proprie arringhe conclusive. I tre imputati sono accusati di danneggiamento e violazione del codice dei beni culturali. Parello e Tedesco rispondono anche di omissione di atti di ufficio.

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