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Allarme randagi a Licata, il Comune: «Siamo al lavoro»

LICATA. “Abbiamo già prelevato oltre settanta randagi, provvedendo a sterilizzarli ed a microchipparli, ma stiamo andando avanti”. Ad annunciarlo, ieri, è stato il sindaco Angelo Cambiano, intervenendo sulla preoccupazione diffusa in città, riferita all’eccessiva presenza di cani senza padrone per le vie del centro storico e della periferia. Venerdì scorso, come si ricorderà, una famiglia palermitana è stata aggredita da un branco di randagi in corso Argentina, e loro stessi hanno fatto appello al Comune affinchè intervengano per affrontare il problema.

“In merito all'aggressione di cani randagi subita da un turista palermitano, nonostante l'impegno profuso da questa amministrazione, che sin dall'insediamento si è prodigata per arginare un fenomeno che aveva assunto dimensioni preoccupanti, sento il dovere – si legge nella nota diffusa ieri dal sindaco Angelo Cambiano - di manifestare il mio rammarico per l'accaduto. Ma, ci tengo a sottolineare che la notizia non deve affatto vanificare il lavoro svolto fin'ora. Voglio ricordare che, secondo quanto disposto con direttiva sindacale del 13 luglio scorso, il dirigente Vincenzo Ortega, con successivo atto, ha affidato in economia ai canili Arca di Noè di Racalbuto e Dog House di Leonforte un intervento straordinario di accalappiamento e custodia di cani randagi”.

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