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Morte di Chiara, chiuse le indagini sui due funzionari del Comune di Agrigento

Secondo la Procura, la buca sul manto stradale del viale Cavaleri Magazzeni, era presente da almeno un anno e nonostante le numerose segnalazioni nessuno l'avrebbe tolta

AGRIGENTO. La buca sul manto stradale del viale Cavaleri Magazzeni, secondo la Procura, era presente da almeno un anno e nonostante le numerose segnalazioni nessuno l'avrebbe tolta né si sarebbe preoccupato di collocare una transenna: il dirigente dell'Utc Giuseppe Principato, 60 anni, e l'ingegnere Gaspare Triassi, 51 anni, responsabile del servizio viabilità del Comune, rischiano di finire a processo per l'accusa di avere provocato l'incidente che costò la vita alla ventiquattrenne Chiara La Mendola, caduta dal suo scooter Scarabeo il 30 dicembre del 2013 dopo avere perso il controllo a causa di una buca.

Il pubblico ministero Brunella Sardoni ha fatto loro notificare l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, per l'accusa di omicidio colposo.

La Procura ritiene che i due funzionari del Comune "titolari di una posizione di garanzia in ordine alla tutela della incolumità degli utenti della strada" abbiano omesso di controllare, compito al quale secondo il pm Sardoni sarebbero stati obbligati per legge, le condizioni della sede stradale del viale Cavaleri Magazzeni. Ma non solo. La presenza della buca che provocò l'incidente mortale, del diametro di 60 o 70 centimetri e profonda una decina di centimetri, era ben nota. Nel provvedimento di chiusura delle indagini si sottolineano "le numerose segnalazioni dei cittadini che denunciavano la presenza di numerose buche in quella strada".

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