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Sciacca, corsa contro il tempo per scongiurare l'emergenza rifiuti

Un mandato da 460 mila euro. E’ pronto, al Comune, destinato alla Sogeir per coprire poco più della metà del debito complessivo, aggiornato alla quota da versare a febbraio 2015. L’impegno è stato assunto ieri mattina dal sindaco, Fabrizio Di Paola, e dall’assessore ai Servizi a rete, Gaetano Cognata, ma questa somma potrebbe non scongiurare lo sciopero che i sindacati hanno già indetto per lunedì 16 e martedì 17 febbraio, in pieno carnevale. Gli amministratori comunali hanno chiesto al commissario straordinario della Sogeir, Achille Furioso, presente a una riunione che si è svolta nella tarda mattinata di ieri a palazzo di città, di privilegiare nei pagamenti anzitutto gli operatori che svolgono il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, una quarantina di operai che, come quelli di quasi tutti gli altri Comuni dell’Ato, devono ancora riscuotere gli stipendi di dicembre 2014 e gennaio 2015. “Il conteggio che è stato fatto durante la riunione – dice l’assessore Cognata – prevede che 160 mila siano destinati al pagamento dello stipendio di dicembre per tutti i dipendenti Sogeir, anche degli altri Comuni dell’Ato, e poi 75 mila euro per lo stipendio di gennaio degli operai impegnati a Sciacca. Ed ancora, 30 mila euro per la Sam, una quota per gli impianti Sogeir e altre somme per il pagamento di fornitori. Noi abbiamo già emesso il mandato – conclude Cognata – e aspettiamo soltanto che la Sogeir paghi”. E sul pagamento degli stipendi i lavoratori chiedono che venga effettuato entro venerdì 13 per evitare lo sciopero. “Noi abbiamo aspettato abbastanza – dice Ignazio Bongiovì, operaio Sogeir e rappresentante sindacale della Cgil – e non siamo nelle condizioni di farlo ancora. Adesso il Comune ha messo i soldi e chiediamo che ci vengano pagati i due stipendi già maturati. Se questo avverrà entro venerdì bene. In caso contrario lunedì 16 e martedì 17 sciopereremo come già annunciato nei giorni scorsi”. Allo sciopero seguiranno nove giorni successivi di astensione dal lavoro straordinario e “una vasta mobilitazione per ottenere il pagamento delle retribuzioni”.

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