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Don Chillura, l’arcivescovo di Agrigento: «No alla violenza»

Montenegro: «Don Angelo l’ho sentito subito. È tranquillo, anche se gesti come questi lasciano perplessi»

AGRIGENTO. "Sono atteggiamenti prepotenti che vogliono imporre la cultura della violenza. Gesti che vogliono spaventare. Ma questa cultura non può andare avanti, deve essere sconfitta dalla cultura che si propone con il Vangelo".

L'arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, ieri mattina, assieme ai giovani preti, lungo la strada - a Palermo - di padre Puglisi, si è stretto attorno a don Angelo Chillura. Esattamente per come aveva fatto nelle ore precedenti, quando aveva saputo del terrificante messaggio intimidatorio recapitato al parroco della basilica dell'Immacolata, Montenegro ha condannato l'accaduto: "Tentano di spaventare, ma la nostra è la strada del Vangelo. Il prepotente - ha detto - non potrà mai spaventare, e la violenza fa male sia a chi la riceve che a chi la compie. Don Angelo l'ho sentito ieri mattina (martedì ndr.), subito dopo aver appreso l'accaduto, l'ho chiamato. E' tranquillo, anche se gesti come questi lasciano perplessi. Siamo oggi lungo la strada di padre Puglisi, la strada che con la sua azione ministeriale ha smontato alcuni modi di essere. La violenza ha voluto farlo tacere, ma lui ancora parla".

Don Angelo Chillura, martedì mattina, davanti l'uscio del suo alloggio, in via Pirandello, a pochi metri dalla basilica dell'Immacolata, ha trovato una volpe uccisa a colpi di fucile, un proiettile di piccolo calibro inesploso e una bottiglia d'acqua di plastica.

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